La pelle abbronzata è fantastica.
Assume quel colorito dorato, e addirittura sembra ringiovanirci. Ma dopo? Quelle rughette che parevano invisibili si notano come non mai, e qualche nuovo segno del tempo si è già fermato sul nostro viso.

Perché succede?

Il sole invecchia la pelle.
I raggi UV seccano la pelle nei suoi punti più sottili, consumano collagene e acido ialuronico, disidratano il derma con le un conseguente malfunzionamento dei tessuti. Inoltre, hai mai pensato all’espressione corrugata che si assume durante l’esposizione al sole?
Questo implica anche un altro fattore, forse tra i tanti il più antiestetico: pelle abbronzata, solchi delle rughe bianchi.

Come ovviare a tutto questo?

Protezione, protezione, e protezione, penserete voi.
E non è di certo sbagliato. Ma la pelle va preparata all’esposizione al sole. Trascurarla oggi, significa rimpiangere nuove rughe domani.

Innanzitutto bisogna effettuare uno scrub. La pelle deve essere libera dalle cellule morte, altrimenti si corre l rischio di dover far fronte anche alle macchie del sole, e queste – esattamente come le rughe – dopo poi ce le teniamo.
È necessario poi, una volta che la pelle è ricettiva, effettuare trattamenti a base di acido ialuronico. Questo per due motivi fondamentali: il primo riguarda l’idratazione, il secondo il conseguente riempimento. Una pelle disidratata risulterà svuotata e spenta. Esattamente come un fisico che subisce un violento dimagrimento. E a quel punto non può reggere il confronto nemmeno l’abbronzatura più bella.

Un trattamento consigliato?

La radiofrequenza. Stimolare la produzione di collagene, elastina, e acido ialuronico ti permette di preparare la pelle a difendersi dai raggi UV, e a non lasciarsi distruggere dai primi raggi solari.

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