Avete mai sentito parlare delle bacche di Goji?
Si tratta di bacche selvatiche che provengono dalla Mongolia. Il loro nome deriva dal latino Lycium Barbarum, ed le loro proprietà benevoli hanno fatto sì che a queste bacche venisse attribuito il nome di frutto della longevità.

Questo frutto è ricco di vitamine C ed E, e di minerali.
Le vitamine del gruppo C ed E proteggono dai radicali liberi e dallo stress ossidativo (funzione anti-age). Il rame, il ferro, il fosforo e il manganese aiutano a regolare il metabolismo energetico, risultando un valido aiuto nelle diete.
Grazie alla potente concentrazione di potassio e magnesio aiutano ad aumentare la resistenza muscolare.

Inoltre in una singola bacca sono racchiusi tutti i principali macro e micronutrienti: carboidrati (efficaci come rinforzo e sostegno del sistema immunitario), proteine, lipidi (tra cui Omega 3 e Omega 6) e Germanio, un potente antiossidante utile per proteggere l’organismo in caso di radiazioni e coadiuvante per artrite reumatoide, ipertensione ed allergie.

[Fonte: Valentina Venanzi, Biologa Nutrizionista]

Le bacche di Goji possono essere utilizzate in diversi modi.
È possibile ottenere degli ottimi infusi, o utilizzare le bacche per completare dei freschi frullati.
Bisogna sapere che il loro sapere un po’ particolare: se vengono mangiate dopo l’ebollizione risultano dolci, se mangiate ancora secche, invece, il loro sapore è più aspro.