Desideriamo avere capelli da star, ma spesso ci si ritrova a combattere con capelli sfibrati, crespi, opachi, unti o con forfora.
Ma avere una chioma perfetta è un qualcosa a cui proprio non si può rinunciare per sentirsi bene con se stessi: i capelli sono la cornice del nostro viso.
Come per la pelle, anche per i capelli ve ne sono di diverse tipologie. E tu che capelli hai?
I capelli fini, quelli fragili:
Hanno fino al 50% di proteine in meno dei capelli normali e un diametro fino a quattro volte inferiore.
Si spezzano e cadono facilmente, e bisogna, quindi, prendersene cura costantemente.
Il primo passo verso la protezione dei capelli fini è quello di coprirli da aggressioni climatiche quali smog, sole, vento, umidità.
I capelli sottili vanno lavati ogni tre giorni circa utilizzando un detergente delicato e poco schiumoso da applicare una sola volta, l’acqua non deve essere molto calda (meglio se terminate lo shampoo con un risciacquo a freddo che riattiva la circolazione e fa si che le squame aperte con il calore si richiudano).
Il fon va tenuto ad una adeguata distanza, almeno 15 centimetri e mai alla massima potenza.
E’ bene pettinare i capelli con un pettine in legno a denti larghi o una spazzola morbida in setole naturali. I prodotti giusti? Devono avere una texture leggera che dona nutrimento senza appesantire, e devono contenere ingredienti ristrutturanti.
I capelli spessi, quelli indisciplinati:
Il problema principale dei capelli spessi è la messa in piega, infatti, risultano rigidi, poco elastici, e difficili da domare, inoltre, assorbono il 50% di umidità in più rispetto ai capelli fini ed è per questo che sono soggetti al tanto odiato effetto crespo.
In questo caso è necessario optare per cosmetici nutrienti in modo da rendere il capello morbido, ed aiutarsi con maschere e impacchi a base di pro-vitamina B5 e oli nutrienti come germe di grano, e semi di lino che aiutano i capelli a trattenere l’acqua al loro interno.
I capelli grassi, quelli pesati e che si sporcano in fretta:
Un altra distinzione importante da fare è quella tra i capelli grassi e i capelli secchi.
Nel primo caso il cuoio capelluto produce un eccessiva quantità di sebo. Fattori ormonali, predisposizione genetica, e condizioni climatiche possono esserne la causa.
I capelli grassi si riconoscono facilmente in quanto risultano unti e si sporcano in fretta.
La tentazione di lavarli tutti i giorni è forte, ma attenzione: si rischia di eliminare lo strato di sebo protettivo, inducendo le ghiandole a produrre ancora più sostanze grasse. Lo shampoo da utilizzare deve essere delicato e deve contenere elementi che riducono la produzione di sebo e rimuovono il grasso in eccesso come gli estratti di bardana, betulla, erba cappuccina, olii essenziali di finocchio e limone. Il balsamo, invece, deve essere specifico per capelli grassi e il risciacquo finale in questo caso è da preferire con acqua fredda in quanto favorisce il restringimento del lume delle ghiandole sebacee. Una buona abitudine? Una maschera astringente una volta alla settimana applicata dalla radice contenente, ad esempio, derivati dello zolfo e vitamina B.
Nei casi più importanti richiede trattamenti dermatologici specifici.
I capelli secchi, quelli sfibrati e sensibili ai fattori esterni.
Quando la capacità secretiva delle ghiandole si riduce i capelli si ingarbugliano e diventano ruvidi e sfibrati, perdendo di luminosità.
Anche per i capelli, così come per la pelle, l’idratazione è garantita dalla presenza di lipidi, cioè grassi e oli.
Shampoo e balsamo, quindi, devono contenere principi attivi emollienti e nutrienti in grado quindi di assorbire una notevole quantità di acqua di cui i capelli possono usufruire.
Per aiutare i capelli secchi fai un impacco una volta a settimana con prodotti a base di burro di karité, noce di cocco, o avocado. Da evitare l’acqua troppo calda che aumenta la disidratazione e gli ambienti secchi.
